“NON BUTTARLO NEL LAVANDINO"
L’olio fritto non è biodegradabile e non è organico, quindi se disperso in acqua forma un “velo” dello spessore dai 3 ai 5 centimetri che impedisce ai raggi solari di penetrare causando ingenti danni all’ambiente.
Inoltre se l’olio esausto, giunge alle falde acquifere, rende la stessa acqua non potabile, arrecando danni anche ai depuratori.
Un “mito” da sfatare con forza è il diffuso pensiero che l’olio di frittura possa addirittura essere un ottimo concime per le piante. Nulla di più sbagliato. In questo caso oltre a penetrare nelle falde acquifere, l’olio di frittura impoverisce il terreno di quei microorganismi necessari per la vita delle piante stesse.
Cosa se ne ricava
Una volta raccolto, l’olio riciclato inizia una nuova vita. Dopo aver subito appositi processi di trattamento e riciclo, è possibile ricavare svariati prodotti come: lubrificanti vegetali per macchine agricole, biodiesel e glicerina per saponificazione.
Come smaltire l'olio esausto vegetale
Puoi smaltire l'olio esausto vegetale conferendolo in contenitori riciclabili presso l'Isola Ecologica del Comune di Roccella Jonica sita in Viale della Libertà.